Camminando

Da qualche mese ho preso una decisione. Dopo tanto tempo ho abbandonato in un cassetto il mio abbonamento mensile ATM e ho deciso di andare al lavoro a piedi. 
Ho la fortuna di abitare a soli 3/4 Km da dove lavoro e così giorno dopo giorno è maturata in me questa decisione. 
Inizialmente era un modo per fare un po' di moto. Ho smesso di fumare e sapevo che avrei visto rallentare il metabolismo.. Inizialmente lo facevo solo qualche volta, l'abbonamento sempre in tasca. Era più un gioco, un modo per prendermi il mio tempo quando ne avevo voglia. 

Poi invece è sempre più diventata un'esigenza. A parte che, grazie al traffico, ci metto lo stesso tempo io a piedi che la 61 a fare il tragitto (ovviamente fa un tragitto più lungo). L'esigenza nasce dal fatto che camminando si scoprono un sacco di cose e ci si riappropria davvero del proprio tempo. In quei 40 minuti di camminata ho tempo di svegliarmi, se è mattina, oppure di eliminare le tossine dalla testa se è sera. Arrivo a casa molto più rilassata, già con la mente sgombra

In più io, che ho sempre avuto un senso dell'orientamento alquanto discutibile, sto scoprendo traiettorie, tragitti e strade che prima non conoscevo. Collegamenti inaspettati e scorci e angoli della mia città che mi mancavano e mi lasciano senza fiato. Andare a piedi ti toglie lo stress e ti rende libero. Chiacchiero con le mie amiche, parlo con me stessa. In un certo senso medito. E' un modo come un altro per tornare in contatto con se stessi e, per un po', lasciare il mondo fuori. Tornare a sentire il proprio respiro e andare avanti, un passo alla volta

Anche per questo il 24 marzo ho deciso (quasi in concomitanza con il mio compleanno) di partecipare alla Stramilano. 10 Km a piedi, in giro per la città, magari ci saranno le mie amiche, magari ci saranno nuove conoscenze. O magari sarò sola, con i miei piedi, il mio respiro e il mondo lì, vicino ma fuori. Nella testa tanta leggerezza. 

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