Irlanda - viaggio itinerante tra pascoli, pub e gente speciale

Questo viaggio è arrivato dopo una lunga preparazione. Da gennaio avevo iniziato a leggere guide, scartabellare tabelle e perdermi in foto e racconti dell'isola smeraldo. Avevo tante cose in testa e, soprattutto, tanto bisogno di partire.

E finalmente le ferie sono arrivate e il volo è decollato. 11 giorni in giro a zonzo per la Repubblica Irlandese. In pullman.
Paesaggio del Burren
Tante cose mi porterò dietro da questa esperienza. Ma soprattutto i paesaggi del Burren resteranno scolpiti nella mia mente. Paesaggi lunari. Verde e mare.
Preistoria che si scontra con la storia e genera qualcosa di meravigliosamente struggente. Sì, il Burren resterà dentro di me, scolpito a fuoco.

Mi resterà dentro Limerick, i suoi vicoli, la storia e il suo essere selvaggia. Porterò Cork e il suo glamour sempre con me. E la passeggiata sotto la pioggia per i docksland di Dublino, la mia zona preferita perché la più irlandese della capitale.

La dolcezza, l'apertura e la sincera gioia nell'accogliere degli irlandesi. Sempre pronti a sorridere allo sconosciuto, aiutarlo, chiacchierare. Un popolo che ha sofferto, che ha sempre visto gente partire e pochi tornare. Felice nell'accogliere, nel mostrare la sua bellezza, fieri di quello che sono stati e di ciò che hanno conquistato.
Un pub a Limerick
Il parco del castello di Kilkenny

La tranquillità del viaggio in autobus, perdendosi nel verde della campagna irlandese. Nelle sue colline. Il verde che da serenità e spinge alla riflessione. E mi ha ricaricato le pile.








E la storia. Questo porterò sempre dentro di me. La storia che si respira ad ogni passo. Ovunque si posi il nostro sguardo. Un terra che so, ha ancora tanto da farmi scoprire.
Panchina a Dublino
"Sedendosi su questa panchina sono aperto alla conversazione con un perfetto sconosciuto"
E io ho tanto da imparare da lei.

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