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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

AGUR!

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Scrivere appena tornati non è mai semplice. Si ha ancora lo sguardo troppo pieno , la testa troppo leggera e il cuore gonfio.  Si è ancora troppo scombussolati del rientro e si sta cercando piano piano di riprendere il ritmo quotidiano, ritrovare le routine e ritrovarsi nei panni di ogni giorno. Però sento il bisogno di buttare fuori le mille emozioni provate in questo viaggio . Ho visto posti così tanto diversi, così tanti paesaggi, persone, sapori, che ho necessità di ordinarli, sistemarli nella mia testa. Il percorso Il tema del viaggio erano i Paesi Baschi e abbiamo davvero passato in rassegna quasi ogni possibile declinazione di questo territorio , paesini pirenaici in territorio francese, città comprese nei territori Baschi “ufficiali” e non, paesini sulla costa, città simbolo e paesini in zone agricole che regalano uno dei migliori frutti della penisola iberica . E partenza e arrivo sono stati in una città Patrimonio dell’Umanità, Bordeaux , bellissima, chic, u

Off line

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È arrivato il momento, stacco tutto. “ Col tempo ho imparato che la gente vive a una velocità maggiore della vita stessa, che è vittima della fretta, che non vuole sorprese né particolari, che si limita ai fatti .” – questa è una frase del libro che ho appena terminato ( quello che ancora non sai del Pesce Ghiaccio ). E oggi io dico BASTA. Basta PC, basta mail, basta facebook,  twitter, blog. Tutto chiuso per tre settimane. Si lo so, detto così non sembra molto. In realtà è tantissimo, non perché io creda che verrò colpita da crisi  di astinenza o simili, ma perché comunque bisogna pur iniziare e allora il periodo migliore è proprio la vacanza. Perché vacanza vuole anche dire sconnessione , riappropriarsi del proprio tempo, spazio e delle proprie persone. Parlare occhi negli occhi e condividere attimi e momenti in esclusiva. Senza interferenze, senza post – status e cinguettii vari. Il mondo in pausa, fuori, altro rispetto a noi , che torniamo a camminare a piedi nudi ,

Quello che ancora non sai del Pesce Ghiaccio

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Non ho mai detto a nessuno che dentro la mia testa succedono più cose che fuori.  Medina Reyes ci porta ancora una volta per le strade di Città immobile , questa volta però non siamo più con la compagnia di Rep e soci. Il protagonista di queste pagine è Teo , affetto (afflitto) da una forma di Lupus che lo costringe in uno stato semi-forzato di clausura, vive a casa con la madre (ripetutamente abbandonata dal padre) e un fratello (che è più fuori che in casa). Il suo desiderio è innovare la comicità e assimilarla alla filosofia . Quando gira per la città lo fa con un registratore per catturare frasi e inserirle in monologhi comici. La sua vita fatta di casa – madre – Vlues (la fidanzata, l’unica che capisce davvero il suo mondo e lo condivide) – Ariel e crisi di insonnia – viene sconvolta quando, colto da un temporale, entra nel Pesce Ghiaccio  - un bar, all'apparenza, normale. Varcando la porta di quel bar entra in una dimensione altra , rispetto alla sua normal