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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Fuori dalla solita Londra.. una passeggiata a Fulham

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Il mio quartiere preferito di Londra è – indiscutibilmente – Fulham . Così quest’anno, quando dovevamo decidere dove dormire, mi è sembrata una manna dal cielo la Guesthouse Fulham/Chelsea, poi a quel prezzo! Ecco, in realtà la Guesthouse la sconsiglio vivamente (difficile da individuare, bagni osceni e stanze minuscole!), ma il quartiere continua ad essere il mio preferito!  E così la mattinata a girovagare per le sue strade verso “ il cottage ” e lungo il Tamigi è stata una delle esperienze più belle della vacanza. Sicuramente una delle mie preferite per Londra. Fulham a me piace molto perché ha – a mio avviso – tutto. La posizione centrale, i negozi/ristoranti/ecc e la tranquillità tipica dei quartieri inglesi. Così ti può capitare di uscire, girare verso destra e trovarti immersa in un mare di locali oppure verso sinistra e trovarti ad ammirare le casette e le porte dei palazzi. Questo è il miscuglio che mi piace. Devo anche dire che in questo viaggio (il secondo a L

Il mondo secondo Bertie

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"Confortante come una cioccolata, caldo come una maglia di lana.. La terapia giusta per le fredde serate invernali" questa è la definizione che il Times da di McCall Smith e dei suoi racconti dal 44 di Scotland Street. Ed è lì che vi porto io ora. Edimburgo.  Edimburgo è lo sfondo protagonista, una città di struggente bellezza descritta con gli occhi del cuore in maniera encomiabile. I personaggi si allontanano da lei ma poi tornano. E questo è proprio il libro in cui tutti tornano all'ovile e si rendono conto dell'incredibile fortuna che è vivere in una città fatta di si tanta bellezza. Sì perché nei racconti del 44 di Scotland Street l'ambientazione non è casuale e non è solo un qualcosa che sta lì, ad incorniciare i racconti. Ma è l' essenza stessa di quei racconti. L'animo scozzese, l'essere Edimburghese, queste sono alcuni dei temi che si trattano durante la lettura delle storie. Storie di gente comune. Il pittore eccentrico con il

Mangiare nel sud del Galles

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LLandeilo - Dinefwr Deer Park Il Galles non è di sicuro una meta per viaggi gastronomici, viaggiatori gourmet o simili. Detto questo, a mio parere un viaggio non può prescindere dalla tavola, qualsiasi cosa ci sia su quella tavola. Il cibo parla della cultura del Paese che ci sta ospitando, assaggiarlo è importante tanto quanto guardare un monumento o ammirare un quadro. La regina di qualsiasi tour in Gran Bretagna (e Irlanda) è ovviamente la birra e le sue innumerevoli varianti. Quando vago da quelle parti, entro nei pub, ammiro le bellissime spine schierate sul bancone e cerco sempre di scegliere la birra più locale possibile. Ne ho provate tantissime tra i viaggi a Londra, Edimburgo, Irlanda e ora in Galles. Birra artigianale - Tenby La birra a quelle latitudini è alimento vero e proprio, corposa, poco gasata, mai fredda. La mandi giù e senti che ti stai nutrendo. Accompagna benissimo i loro piatti forti, i fritti prima di tutto, Fish 'nd chips su tutti. E anche

Expo 58

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Expo ormai è finito, e un po' di nostalgia la porta anche in chi - come me - l'ha vissuto solo da spettatore e giusto un paio di volte. Immagino quale vorticoso insieme di emozioni stiano provando tutti coloro che, in quella bolla fatta di incontri, culture, profumi, suoni diversi, si siano trovati a lavorare in questi 6 mesi. E in parte Expo 58 risponde a questa mia curiosità. E lo fa molto bene. Il centro del libro è l'esposizione universale che si è tenuta a Bruxelles nel 1958 e che ci ha lasciato, come segno indelebile l' Atomium che, come Plaza de Espana, la Tour Eiffel e ora l'Albero della Vita, resterà per sempre a ricordare il bello e il brutto dell'esposizione. E' un giallo, una spy-story ma solo in parte, quasi accidentalmente . E' un racconto divertente ed umoristico, ma non solo . Non si riesce a racchiudere questo libro in poche parole. Merita di essere letto proprio perché non è nessuna cosa in particolare . Il racconto di sei mesi vi