Maschio bianco etero

Kennedy Marr è irlandese di Limerick, uno scrittore che ha avuto successo e vive sulle colline di Hollywood. Praticamente alcolizzato, ninfomane e dedito all'uso di qualsiasi sostanza possa alterare lo stato mentale.

Due divorzi alle spalle - per la sua totale incapacità di essere fedele e portare avanti una qualsiasi relazione, un rapporto burrascoso con il fratello e in generale con chiunque abbia a che fare con lui e gli sia (minimamente) affezionato.

Solo Niven poteva riuscire nell'intento di rendere Kennedy (a tratti) simpatico.
Sopratutto solo Niven poteva riuscire nell'intento di indagare nella testa di questo personaggio e farci vedere davvero il mondo con i suoi occhi. Farci capire il perché cerchi di autodistruggersi in ogni modo possibile. Alla fine, spesso, ci si ritrova a dargli ragione, a comprenderlo. Dalla sua parte.

"Se solo, rifletté, e non per la prima volta, se solo avesse potuto assumere una squadra di pulizie anche per la sua mente. Ecco di cosa aveva bisogno il suo cervello. Di una colf"

Il viaggio di Kennedy è un viaggio dentro la propria esistenza, e non è facile fare i conti con te stesso quando sei come Kennedy Marr.  Un romanzo di formazione che finisce, come buona prassi con
Niven, con le lacrime agli occhi e qualche lezione imparata. Prima su tutte: mai giudicare dalle apparenze.

"'rcatroia. E non se ne vanno più, queste cose. Restano incistate lì. Avevi ragione da vendere, caro Kingsley. E l'unica speranza è di riuscire a coesistervi. 
Oppure no."

La storia scorre veloce, la scrittura di Niven è perfetta. Un altro grande capolavoro.



Maschio bianco etero - J. Niven
p. 376 - Euro 18,50

Consigliato a chi: Vuole guardarsi dentro senza falsi buonismi e ipocrisie. Ha amato A volte ritorno e non si spaventa davanti a un po' di volgarità 

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