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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

CV

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Sono Elena Crespi, nel marzo del 2009 ho conseguito la Laurea specialistica in Economia presso l'Università degli Studi di Pavia   con la votazione di  102/110. La mia era una tesi di carattere storico/economico dal titolo "L'economia spagnola fra '800 e '900: dall'Ancién Regime all'industrializzazione".  Ho partecipato al programma Socrates – Erasmus presso l’Università di Alcalà de Henares (Madrid – Spagna) per un periodo di 12 mesi. La Laurea di primo livello l'avevo conseguita nel 2004 in Economia e Relazioni Internazionali sempre a Pavia con una tesi sul Mercosur, il mercato comune dell'America Latina.  Tra la Laurea di primo e quella di secondo livello ho frequentato un Master in Marketing nel settore moda della durata di 650 ore, a seguito del quale ho effettuato uno stage in un'agenzia di comunicazione (Chiara & Associati) dove mi occupavo di redigere c omunicati stampa e rassegne stampa. Inoltre venivo coinvolta in proget

The fog

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Il lavoro che stenta a riprendere non aiuta certo la ripresa del ritmo di vita pre – vacanza… E la mente lasciata libera si sfoga in pensieri senza logica e filo conduttore. Ho letto un articolo sulle “nuove” abitudini dei giovani circa il modo di vivere i bar , nell’articolo si dice che oggi i giovani vivono molto il fuori dei bar e non più IL BAR al suo interno, diminuendo così anche il rapporto col barista, un tempo punto di riferimento. Vero, in parte. Dipende, a mio parere, dal tipo di bar. I bar di una volta, dove si va a bere una birra e non a fare l’happy hour vengono ancora vissuti come un tempo e il rapporto col barista ha ancora la centralità di un tempo. Sicuramente si sta più fuori, ma normalmente lo si fa per fumarsi la sigaretta, cosa che un tempo si poteva fare dentro. Per il resto è vero, i giovani stanno iniziando anche in Italia a prendersi gli spazi esterni, a vivere fuori anche il bar e dove non ci sono sedie e tavolini si improvvisa… Ma se si va all’e

E' appena tornata...

Mi sento come nella pubblicità delle crociere... "è appena tornata!".. Tutto intorno mi appare grigio e vuoto, poca voglia di ripartire, di ricominciare. Eppure bisogna. In teoria le ferie/vacanze dovrebbero servire proprio a ricaricare le pile, non a spegnere totalmente la voglia di fare. Eppure questa volta così è... Ho visto posti splendidi, splendida gente... Ho visto un Portogallo che sta affondando per colpa della crisi ma con gente che ha voglia, ho visto gli indignatos a La Coruna, ho visto una parte di Spagna che non conoscevo (e che così poco somiglia alla Spagna dell'immaginario) e che mi è rimasta dentro, mi ha colpita, profondamente. Ora mi chiedo perché questo Paese, invece, mi appare così tanto spento e vuoto, senza speranza... La gente mi sembra viva in una realtà parallela, stanno lì e aspettano che la soluzione arrivi dall'alto, si lamentano (ma neanche troppo) e non fanno niente, sono super stressati ma senza uno scopo... Lasciano che le cose

Obrigada

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Appena rientrata dalle ferie... Come vorrei essere ancora là a farmi coccolare dai portoghesi o dai galiziani.. E' stata una gran bella vacanza, un viaggio itinerante che mi ha portato a scoprire luoghi e persone che non conoscevo e che ora mi sono nel cuore! Di questa vacanza porterò sempre con me la cordialità e l'ospitalità portoghese, l'ottimo cibo, i paesaggi incantati sul mare e l'interno boschivo. Porto è una città splendida, in salita! Il Porto è ottimo! E il cibo ancora di più.  Mi ricorderò sempre di Felipa, la cameriera del ristorante al mercato, bella persona che cerca di destreggiarsi in tutte le lingue del mondo pur conoscendo solo il portoghese... Poi ci sono posti che ti entrano nel cuore per il cibo che ci mangi, come Sardineros, bel paesino sul mare vicino a Fisterra. Lì ho mangiato le navajas. Non sapendo cosa fossero ho chiesto alla cameriera che ha chiamato il pescatore che ancora con la muta e i capelli bagnati si è avvicinato

Y por fin...

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Finalmente mancano pochi giorni alla partenza... E' stato un anno lungo e ricco di cose belle.. Ma stancante! Ho davvero bisogno di staccare la spina e ripartire da zero, ricaricarmi completamente per poter affrontare ciò che resta di questo 2010 nel migliore dei modi e con nuova linfa vitale. Quest'anno mi ha portato l'amore della mia vita, il lavoro a tempo indeterminato tanto agognato e una nuova consapevolezza in me stessa che stava sfumando. Ora vorrei solo una piccola casetta, con Cris, e vorrei che mi fosse data la possibilità di fare progetti a scadenza più lunga di una settimana... Ma questo verrà, ne sono certa. Ho solo bisogno di staccare la spina per poter vedere le cose da una prospettiva nuova e più positiva perché, mi rendo conto, sto iniziando a vedere tutto nero. E' il segnale che qualcosa non gira come vorrei, che gli ingranaggi sono stanchi e hanno bisogno di olio e, soprattutto, di riposo. Voglio godermi queste due settimane nel segno della ca