Le voci di Marrakech

L’ho già detto altre volte, credo che i libri entrino nella vita di qualcuno in un preciso momento per una qualche ragione. A volte magari arrivano in quello sbagliato, ma il loro ricordo – un tarlo dentro di noi – rimane lì per battere forte e chiaro quando invece sarà il giusto momento. Sto aspettando che batta per Madame Bovary e Guerra e Pace.

Le voci di Marrakech invece è arrivato proprio al momento giusto, regalo di Natale di mio cugino l’ho preso in mano in questi giorni (avevo una lunga lista di libri comprati/regalati da smaltire). È arrivato al momento giusto perché, come scrive l’autore nelle prime pagine, anche io a breve farò un viaggio in una terra di cui non capirò una parola e della quale quindi potrò assorbire al meglio l’essenza, i colori, i suoni, le vibrazioni (proprio come fa Canetti).

Poi è bello quando si legge un libro, assorti nelle pagine e ci sembra che l’autore descriva nostre sensazioni, nostre emozioni. Come quando lui si perde nel quartiere ebreo di Marrakech e trova un piazza, perfetta a suoi occhi, e la descrive con le parole che avrei usato io (se fossi stato un Nobel per la Letteratura) per parlare di Plaza de Santa Maria a Tarifa (che poi vedi, Tarifa – Marrakech, non credo sia un caso che le parole usate per descrivere l’una possano essere usate per l’altra). La sensazione di appartenere ad un luogo anche se in quel luogo non si è mai messo piede.

Poi scopri, leggendo le note biografiche (di cui sono sempre affamata), che a Canetti è stato assegnato il Nobel per la Letteratura quando io stavo venendo alla luce, nel 1981. Sarà un caso ma quando  riesci da subito ad entrare così tanto in contatto con un’anima una ragione c’è sempre.

Il libro è il racconto di un soggiorno a Marrakech. Le impressioni, le avventure. Come un diario, a volte in presa diretta a volte come ricordo o sogno. Emozioni, sensazioni, vibrazioni.

Un romanzo che arricchisce chi lo legge, un romanzo dal quale traspare l’odore delle spezie, il calore del sole, stoffe bianche che sventolano su un cielo blu, terra rossa, deserto, voci, te alla menta. Sembra come di immergere una mano in una giara piena di una qualche spezia, ecco questa è la sensazione precisa mentre leggevo questo libro. 


Ed. Biblioteca Adelphi 
125 p. - € 9,00

Consigliato a chi: ai viaggiatori, a chi sa immergersi in nuove culture, esperienze, nuovi mondi. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

Viaggi futuri: Nord della Germania

Quella gran paraculo di Cenerentola

Sognando Londra tra sud ed est